Motociclette ecologiche: dal motore ai pezzi di ricambio, un mezzo sempre più green

Un mezzo ecologico per spostarsi, un modo nuovo per viaggiare rispettando l’ambiente. Non è un’aspirazione priva di ragione: il 20 Novembre 2012 l’Unione Europea ha varato una serie di norme , non ancora ratificate dall’Italia, che promuovono un impegno per il 2016 sul fronte green. Quindi riduzione di emissioni per ciclomotorimotocicli pesanti e quad-bike.

Ma accanto al rinforzo delle tecniche per ridurre l’inquinamento sui veicoli tradizionali, non mancano nuove frontiere per il settore verde delle due ruote. La Toto, azienda giapponese, ha per esempio messo a punto una moto decisamente stravagante, eppure secondo le parole del dirigente Kevin Fujita funzionante senza intoppi. Si tratta della Toilet Bike Neo, il cui nome svela ogni arcano, dotata di un sistema per il recupero energetico dal biogas che rilascia il letame. Per ora solo un prototipo sperimentale.

Mentre realtà è ormai la motocicletta elettrica: cavalletto posteriore regolabile, impatto ambientale zero, niente smog ambientale, più ossigeno per tutti. Quanto può costare? Uno scooter da città si aggira intorno ai cinquemila euro, mentre il prezzo di una moto da strada sale sui diecimila e oltre. Il parametro più importante da tenere in considerazione se ci si vuole convertire all’elettrico riguarda ovviamente le batterie.
L’autonomia e la potenza in grado di fornire non sono gli unici aspetti che contano. Il peso e la collocazione sono altrettanto essenziali, in genere infatti se i vani sono posizionati in alto, l’assetto del mezzo rende meno sicura la guida. Necessario perciò anche l’equipaggiamento con un adeguato impianto frenante.

Ma c’è chi pretende di più dal motore green e vuole sfruttare al massimo la tecnologia. Come la Lit Motors, che porta vanti il progetto dell’elettrica C-1 e promette di portarla sul mercato americano nel 2014. Oltre che mezzo green e potente, velocità massima 160 km / h, accelerazione da 0 a 100 km/h in 6 secondi e un’autonomia di 320 km con una batteria carica, la motocicletta non può cadere, perché è dotata di una coppia di stabilizzatori giroscopici che contrastano le forze che spingono il veicolo verso terra.
Il suo design completamente aerodinamico e gli sportelli racchiudono un abitacolo protetto dalle intemperie. “ Occorre una zampata d’elefante per farla cascare “ assicura il fisico che sta dietro al progetto. Se l’idea funziona, la prima motocicletta in equilibrio nasce green.

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